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sabato 30 giugno 2018

LA BEKEART E’ OGNUNO DI NOI



La piazza gremita, i gonfaloni dei Comuni, le parole degli operai: tutto questo ieri per dire no alla chiusura dello stabilimento della Bekeart, perché ognuno di noi è Bekeart.

Possibile si unisce nell’abbraccio ai 318 operai ed alle loro famiglie.

Per noi che abbiamo sempre avuto a cuore i diritti, la vicenda che interessa decine di lavoratrici e lavoratori della Bekaert non può che vederci coinvolti in loro difesa. 
Non abbiamo dubbi a stare dalla parte dei diritti del lavoro, dei diritti che riguardano la dignità personale, che garantiscono o dovrebbero garantire il futuro di ognuno di noi, oggi il futuro di queste donne e questi uomini e delle loro famiglie.
La politica in questi casi ha un compito che non deve essere giudicante, ma oltremodo oneroso: trovare una soluzione che sappia rendere giustizia al mondo del lavoro, partendo anche dalle lotte.
Il passato di questo stabilimento è diventato patrimonio anche di coloro che non ne conoscevano la storia e, sempre con lo sguardo rivolto al futuro, di quel passato, anche in parte orgoglioso, dobbiamo recuperare la memoria della lotta, perché nessuno firmi la resa prima di aver combattuto.
In questo drammatico frangente, tuttavia, è più che mai necessario ribadire con forza che le scelte politiche di questi ultimi anni sono state scriteriate. Ancora una volta siamo chiamati ad una scelta di campo e a ricordare che questa partita si gioca avendo ben chiaro chi sta di qua e chi sta di là: hanno ragione coloro che dicono che non si deve fare sciacallaggio politico, hanno ragione perché chi sta da questa parte c’era anche quando gli stessi che oggi si stracciano le vesti brindavano alle progressive e magnifiche sorti del liberismo.
Bekaert è un simbolo di quello che accade quando si decide di mitigare le norme, quando si decide di flessibililizzare i diritti, quando si decide di stare con “i più forti”.
Ma i “deboli” reagiscono e lo fanno in maniera dignitosa, come gli operai della Bekeart che, pur avendo visto calpestare la propria vita, hanno pensato prima al bene delle propria azienda e poi al proprio. Si sono organizzati per mantenere vivo il presidio permanente ed hanno ripreso la produzione. Per chi ha il compito di trovare delle soluzioni, le storie come quelle delle Bekeart dovranno essere fari sempre accesi, così come la nostra Costituzione dovrà esserne la bussola: è nel lavoro che il cittadino riconosce la propria dignità.
Corre l’obbligo di ringraziare FIOM, FIM e UILM perché nel tempo dei populismi, che disintermediano e parlano con spiccata leggerezza, la loro presenza contribuisce a ricreare quella coesione e quella solidarietà che sono necessarie perché lo spirito costituzionale possa essere esercitato nella sua pienezza.
Smettiamo di avere paura del diverso, del migrante, dello straniero, del povero. Io ho paura di questi ricchissimi che in trenta minuti mi hanno chiuso lo stabilimento Marcello Gostinelli, operaio Bekaert.

Possibile - Comitati di Firenze e della Piana Fiorentina

mercoledì 27 giugno 2018

"Zero Fare per il trasporto pubblico: Una mobilità a sostegno dell'ambiente"



Dal primo luglio scatterà l’aumento dei titoli di viaggio per bus e tramvia: il biglietto ATAF passerà da 1,20 a 1,50 euro a corsa con un aumento del 25%.
L’aumento scatterà per tutti, senza distinzioni. Quella relativo al costo del biglietto è solo una delle tante criticità che osserviamo: aumento degli abbonamenti annuali per gli studenti con un tetto massimo di deducibilità fiscale di 47.50 euro, la soppressione degli abbonamenti mensili, un allineamento delle tariffe con la rete ferroviaria per le linee extraurbane e l’introduzione del biglietto elettronico. Quest’ultimo, previsto con Carta Unica, creerà notevole confusione dal momento che, ad oggi, non è possibile utilizzarlo sulla rete ferroviaria.
I ben informati sanno che questi incrementi delle tariffe erano del tutto previsti sin dagli accordi del 2012 quando l’Azienda Pubblica di Trasporto fiorentina fu venduta ad ATI, cordata formato da Autoguidovie S.p.A. – Milano (5%) Busitalia - Sita Nord s.r.l. - Firenze (70%) Cap Società Cooperativa –Prato (20%), al termine di una percorso di vendita condito da numerose polemiche.
Gli aumenti si inseriscono inoltre in un contesto di fruibilità del trasporto che vede, oltremodo, tesi controverse anche sulla soddisfazione del servizio da parte dell’utenza. L’indagine del marzo 2017 commissionata a IPSOS Italia da parte di Autolinee Toscana, che si è aggiudicata la gara regionale per il TPL, metteva in evidenzia diverse criticità sull’area fiorentina, con il 48% degli utenti che riteneva il servizio peggiorato negli ultimi anni, mentre ATAF sostiene di aver visto calare la percentuale degli insoddisfatti dal 21 al 16%, secondo i dati ricavati da Eurispes.
I Comuni della Piana Fiorentina rimangono alla finestra ad osservare oppure intendono intervenire per tutelare i loro cittadini? In quest’ottica, il Comitato Valibona Possibile, chiede che i Sindaci di Campi Bisenzio, Calenzano, Sesto Fiorentino, Signa, Lastra a Signa e Scandicci prendano una posizione univoca affinché si possa rivedere questo piano aziendale.
Sarebbe anche il tempo di ridefinire le nostre politiche sul trasporto pubblico: è noto come in molte città europee sono cominciate le sperimentazioni per consentire ai cittadini di usufruire in maniera gratuita del trasporto. La scelta di una mobilità gratuita su mezzi pubblici risponde a due esigenze fondamentali, la riduzione del traffico e la conseguente ma più importante, tutela ambientale.
Nella città belga di Hasselt i trasporti pubblici sono totalmente gratuiti dal 1997, e da allora i passeggeri sono aumentati di 10 volte. A Mariehamn, nelle isole Aland, in Finlandia, non solo i bus sono gratuiti, ma anche i traghetti che solcano l’arcipelago, ma solo per persone e biciclette. A Seattle gli autobus sono gratuiti dalle 6 del mattino alle 5 del pomeriggio, e molte città australiane come Sydney, Adelaide, Perth e Melbourne hanno adottato trasporti pubblici parzialmente gratuiti. La prima capitale europea con bus, tram e filobus gratuiti sarà Tallinn, dove un referendum popolare ha promosso la zero-fare a partire dal 2013.
A fronte delle tematiche analizzate e valutate le esperienze su scala mondiale che meglio rispondono ai criteri di sostenibilità ambientale e sociale, il Comitato Valibona, ha preparato una proposta di Mozione sul tema, che sarà inoltrata alle forze politiche presenti nei Consigli comunali della Piana, affinché siano avviati progetti di sperimentazione a vantaggio iniziale delle categorie degli studenti e dei lavoratori, che possano prevedere, il trasporto gratuito sia su gomma che ferroviario.


martedì 26 giugno 2018

Lettera Aperta ad Emiliano Fossi

Un comunicato stampa per rendere pubblica la lettera al confermato Sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi da parte del Comitato Valibona Possibile. Un appello a lui e a tutte le forze politiche di sinistra perché si possano definire obiettivi condivisi per il futuro dalla Piana fiorentina e della Toscana su temi quali l’ambiente, la salute, il lavoro e i beni comuni.
Dobbiamo tornare a dialogare e a coinvolgere la cittadinanza nelle scelte che la riguardano, esprimendo senza ambiguità come intendiamo sviluppare benessere nella nostra comunità.
La stagione del compromesso al tavolo degli accordi, che troppe volte ha visto gli interessi economici prevalere sui diritti e sulla salute dei cittadini, deve essere archiviata.

Caro Emiliano,
e già...sei tra i pochi in Italia che hanno retto l'urto dell'avanzata delle destre, mentre la nostra rossa Toscana cedeva su tutta la linea.

È chiaro che ora la tua responsabilità è duplice, da una parte amministrare Campi Bisenzio, con il faro ben puntato a Sinistra, dall'altra essere esempio di ricostruzione per la Piana e per Firenze.
In queste elezioni la sinistra ha fatto di tutto per provare a perdere, per regalare Campi alle destre, ammettiamolo, siamo salvi per il rotto della cuffia e perché, alla fine, ha prevalso il buon senso dei molti, i tuo toni pacati e rispettosi e la tua ferma posizione all'unità, come responsabilità politica per Campi e per il futuro dell'Italia e dell'Europa.

E così vinci, fuori dalle logiche di questo momento storico. La Storia, come ben sai, passa quando vuole, senza chiedere il permesso e se altrove ha travolto ogni argine interposto a questa Destra, qui ha deciso di dare un segnale.

A molti questo segnale può sembrare forzato ma probabilmente è anche il tempo di seguire la strada indicata da Gramsci e provare ad attirare violentemente l’attenzione nel presente così come è, per poterlo trasformare.

La Piana Fiorentina, per ora, riesce a difendersi dal #cambiamento a destra ma non è immune da esso e sono tante le ragioni che inducono a pensare che il PD non sia più autosufficiente, ammesso che lo sia mai stato. Assumiamoci quindi tutti l'impegno che la realtà della Piana non resti un romantico Alamo. L'immagine che deve accompagnare il nostro cammino è quella del meticoloso sarto capace di ricucire con sapienza e senza la logica del rammendo.
Ognuno di noi dovrà fare la sua parte,  senza remore ad essere franchi nelle considerazioni critiche ma con piena disponibilità a costruire qualcosa di diverso ... davvero diverso stavolta, spingendoci oltre il Consiglio Comunale che vede le sinistre divise, dovremo saper sempre confrontarci con un orizzonte più ampio, per il bene anche della nostra comunità.

Per dirla con le parole coinvolgenti di Ada Colau:"Non vogliamo né una coalizione né un semplice minestrone di sigle, vogliamo evitare le vecchie logiche di partito e costruire invece nuovi spazi che, nel rispetto delle identità di ciascuno, vadano al di là della sommatoria delle parti che li compongono"

Il tempo delle divisioni è ormai passato: a nessuno interessa la testimonianza autoreferenziale a meno che non si voglia consegnare l'intero Paese alla Destra.
In bocca la lupo e buon lavoro.
Emanuela Eboli, Piero Caramello e tutto il Comitato Valibona Possibile"